2022

Sergia Avveduti, Riccardo Previdi e Andrea Kvas 

#01

Workshop
“Lezioni di volo (guardare oltre le nuvole)”
con Riccardo Previdi

Quando i discorsi degli adulti diventano troppo seri, ai bambini –ma non solo– non resta che una cosa da fare.. volare! Non per scappare ma per prendere le distanze, per cambiare prospettiva. Volare come invito a non chiudersi, per allargare le proprie vedute, per fare spazio a qualcosa di nuovo che deve ancora arrivare.  

Per farlo non servono aeroplani, occorrono fantasia e presenza e la disponibilità mentale per accogliere senza pregiudizi ciò che ci si presenta davanti. “Ordine e disordine”. E così, muovendoci tra le nuvole –con i piedi ben piantati per terra– avranno luogo le nostre lezioni di volo. Con dei pastelli, dei fogli di carta e un proiettore.

Riccardo Previdi

Riccardo Previdi è nato a Milano nel ’74 dove ha studiato architettura al Politecnico e arti visive all’Accademia di Brera. Questa duplice formazione lo ha portato a interessarsi al rapporto tra arte e progetto. Vive tra Zurigo, Berlino e Milano. La sua ricerca artistica si interroga sulle possibilità e i limiti del pensiero tecnologico/scientifico mettendo a nudo i complessi meccanismi che si celano dietro gli oggetti e le immagini che ci circondano nella quotidianità. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero.

#02

Workshop
“La foresta blu”
con Andrea Kvas

“La foresta blu” é, una sessione intensiva di pittura gestuale focalizzata sull’uso di un solo colore, il blu. I partecipanti adotteranno le modalità di lavoro tipiche dell’artista, lavorando su tessuti grezzi posizionati su tutto il pavimento dello spazio adibito, in modo tale da potersi immergere completamente nello spazio pittorico. A sessione finita il materiale prodotto verrà sollevato ed appeso nello spazio per creare una foresta di gesti e sperimentazioni.

Tutto blu!

Andrea Kvas
Andrea Kvas (Trieste, 1986) vive e lavora a Milano. Il suo lavoro fonde un approccio giocoso e istintivo alla pittura con un’analisi e riconsiderazione dei codici che contraddistinguono questa disciplina. La sua ricerca pittorica richiede diversi schemi di fruizione che l’hanno portato a trovare diverse intersezioni con pratiche scultoree, relazionali e curatoriali. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’estero.

#03

Workshop
“Sono rocce o sono nuvole?”
con Sergia Avveduti

Buzzati dedicò ai colori delle Dolomiti una riflessione famosa, incentrata sull’impossibilità di descrivere con un solo aggettivo le loro ineffabili sfumature:” è bianco? giallo? grigio? madreperla? è cenere? è riflesso d’argento? è pallore dei morti? è l’incarnato delle rose? Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure sogno?”.   Le Dolomiti sono “le montagne di vetro”, il prodotto di una curiosa serie di vicende. Sono le muraglie di una barriera corallina un tempo immerse nell’acqua tiepida di un mare tropicale, brulicante di vita. Quasi uno scherzo della natura, per cui i fondali di un oceano preistorico sono stati catapultati verso l’alto per migliaia di metri dai movimenti tellurici fino a lambire le nuvole da cui fioccano le nevi. Ieri pesci colorati e conchiglie ritorte, oggi ghiacciai d’alta quota. Anche senza sapere molto di geologia ce n’è abbastanza per scatenare un immaginario e per suggerire aspetti antinomici: la natura antica, terrena e geologica a contatto con le impalpabili meteorologie dell’aria e delle nuvole. 

Il workshop condotto da Sergia Avveduti prevede la realizzazione di mappe emotive che raccontano di una differente e stratificata geografia personale. Una forma di finito/ infinito fatto di disegni a pastello impalpabili che raccontano la memoria delle cose. Un cercare fra natura terrena e natura aerea, originando paesaggi impossibili intessuti di elementi reali.  

Sergia Avveduti
Nata a Lugo (Ravenna), nel 1965, vive e lavora a Bologna. Dal 1997 è un’artista visiva e dal 2003 è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’artista rivolge la sua attenzione principalmente allo sterminato archivio d’immagini offerte dalla Storia dell’Arte dandone una interpretazione differente. L’attrattiva verso il sapere umano identificato con l’Arte e l’Architettura crea mondi connessi ad un immaginario personale e all’idea di viaggio. Fotografie, video, installazioni, sculture e disegni sono i linguaggi privilegiati, attraversati da una leggera e lirica vena narrativa. Ha esposto in numerosissimi spazi pubblici e privati.

#04

“ÓPLA – un patrimonio da ri-scoprire

25 anni di Archivio ÓPLA e di libri d’artista”

• 25 anni di Archivio ÓPLA

Introduzione di Marzia Corraini, editrice e consulente scientifico dell’Archivio ÓPLA

 

• Collaborazione tra Archivio ÓPLA e Merano Arte/Kunst Meran

Martina Oberprantacher, direttrice di Merano Arte/Kunst Meran

 

• Design e libri d’artista

Giorgio Camuffo, docente alla Facoltà di Design e Arti, Unibz

 

• Editori e libri d’artista

Angelika Burtscher, editrice e fondatrice di Lungomare

 

• Possibili utilizzi dei libri dell’Archivio ÓPLA 

Riccardo Previdi, artista