“Quando tutti dormono e fuori è buio, i fiori si svegliano e saltano allegramente dappertutto e ballano per un tempo che sembra eterno’. ‘E può un bambino andare a questo ballo?’ ‘Certo!’ replica lo studente. ‘Tutti quei bambini che sono come piccole margherite e mughetti.”

Hans Christian Andersen, I fiori della piccola Ida

Margherite, mughetti, papaveri, nontiscordardimè…
Quanti nomi, ma anche quante forme, colori, profumi, misure hanno i fiori attorno a noi?
Quanto i nostri occhi (ma anche nasi e orecchie e mani) sanno ancora riconoscerli o soffermarsi a goderne?
Facciamoci guidare da artisti, poeti, fotografi, giardinieri e bambini nell’esplorazione di una piccola porzione di prato. Raccogliamo suggestioni con i nostri sensi, giochiamo con rigore e saremo magari poi pronti anche noi per creare nuovi “universi botanici paralleli”*.
Il percorso vuole stimolare l’innata curiosità di bambini e bambine, e non solo.

Bruno Munari scriveva che “più aspetti conosciamo della stessa cosa e più l’apprezziamo e meglio possiamo capire la realtà che, nel tempo, ci appariva sotto un unico aspetto”**. La natura, e in questo caso particolare i fiori, possono diventare una via per sensibilizzare alla varietà e alla bellezza di questa diversità, che si declina nei colori, nelle forme, nei profumi, nella dimensione tattile. Scoprirci tante e tanti, diversi e “in fiore”, per questo più ricchi.

Da questa diversità ammirata e riordinata possiamo poi partire per un viaggio più fantastico verso la creazione di “botaniche parallele” in cui dar spazio alla propria unicità e alla propria poetica.

*Leo Lionni il suo universo botanico immaginario in “Botanica Parallela”
** Bruno Munari, “Design e comunicazione visiva”